Anacardi: Proprietà Nutrizionali, Ruolo nella Dieta e Come si Mangiano (2024)

Cosa Sono

Cosa sono gli anacardi?

Per anacardi o noci di anacardio si intendono i semi oleosi commestibili (frutta secca), o meglio gli acheni, della pianta arborea brasiliana Anacardium occidentale Linn.

Anacardi: Proprietà Nutrizionali, Ruolo nella Dieta e Come si Mangiano (1)

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Si presentano come piccole noci simili a "fa*gioli" (reniformi), lunghe circa 2-4 cm. Il seme, chiuso all'interno del guscio, è di colore bianco-giallognolo e si caratterizza per un gusto dolce e oleaginoso.

Gli anacardi non sono ben inquadrati nei VII gruppi fondamentali degli alimenti. Questo perché, nonostante siano frutti a tutti gli effetti, hanno caratteristiche nutrizionali "promiscue". Diversamente dal VI e VII gruppo (frutta e verdura ricca di vitamina A e di vitamina C, acqua, potassio e fruttosio), gli anacardi contengono alte percentuali di grassi (con maggiore concentrazione di monoinsaturi e polinsaturi), differenti minerali (come zinco e selenio) e vitamina E (tocoferolo). L'unica caratteristica comune è l'elevato contenuto di fibre. Confrontati ai frutti carnosi aciduli, gli anacardi contengono amido e molte più proteine (non a basso, bensì a medio valore biologico).

Nota: il contenuto chimico degli anacardi crudi rispetto a quelli tostati è differente.

Nella dieta Mediterranea, gli anacardi hanno un ruolo marginale. Questo perché la percentuale di grassi viene coperta, oltre che da quelli naturalmente contenuti nel pesce, nella carne, nel latte e nei formaggi, anche dall'olio extravergine di oliva. Diciamo che, prediligendo alimenti di origine animale magri, ed usando poco olio EVO, sarebbe possibile mangiare 7-15 g di anacardi al giorno.

Sinonimi

Gli anacardi sono conosciuti anche con l'appellativo di "mandorline indiane" o "anacarde"; altri nomi comuni sono: noci di acajou o acagiù, casher nuts, noix d'acajou, noix d'Arabie, anacarde occidental, Tintennusse, Mahagoininnusse, Mahagoni Kernel, Kernel westindische, elefanten lause.

In Europa, gli anacardi vengono commercializzati in forma tostata, non cruda. Similmente a noci, mandorle, pinoli, pistacchi, nocciole, noci di macadamia, noci pecan ecc, anche gli anacardi si possono mangiare da soli o in altre ricette, sia come ingredienti principali – soprattutto nella pasticceria e in cioccolateria – che secondari – ad esempio negli arrosti di carne, nelle insalate miste, nelle ricette vegane ecc.

Dagli anacardi è possibile estrarre un grasso da condimento detto olio di anacardi. Pressoché sconosciuto in Italia ma piuttosto diffuso in America del Sud, questo pare molto simile all'olio di mandorle e si presta bene al consumo alimentare. Anacardi e olio di palma sono gli unici due alimenti a contenere la forma delta di vitamina E (δ-tocoferolo).

Lo Sapevi che…

Dal guscio degli anacardi, non dal seme, si può ottenere un olio nocivo e addirittura caustico (detto olio d'acajou) contenente acido anacardico per il 90% e cardolo al 10%.

Proprietà Nutrizionali

Proprietà nutrizionali degli anacardi

Nonostante siano ipercalorici, gli anacardi vengono considerati alimenti "pregiati", in virtù della rispettiva concentrazione di "lipidi buoni", che rappresenta circa il 49% del peso complessivo; contengono anche il 35% di proteine e il 16% di glucidi totali.

Gli acidi grassi sono prevalentemente monoinsaturi – anche se la frazione polinsatura è più che rilevante – le proteine a medio valore biologico e i carboidrati complessi / insolubili. Abbondano le fibre, mentre il colesterolo è del tutto assente; al contrario, non mancano alcuni steroli vegetali. Gli anacardi sono privi di lattosio, glutine e istamina, anche se vengono considerati cibi istamino-liberatori. Apportano una discreta concentrazione di fenilalanina, mentre le purine risultano quasi assenti.

Tra le vitamine più abbondanti degli anacardi ricordiamo:

  • Idrosolubili del gruppo B: soprattutto tiamina (vit B1), riboflavina (vit B2), niacina (vit PP), piridossina (vit B6) e acido folico
  • Liposolubili: tocoferoli (δ-tocoferolo) e vitamina K.

In merito ai sali minerali invece, si evidenziano ottime concentrazioni di: ferro (non altamente biodisponibile), magnesio, fosforo, potassio, zinco e selenio.

Anacardi, CrudiAnacardi, Tostati
NutrienteQuantita'
Acqua5,20 g1,70 g
Proteine18,22 g15,31 g
Lipidi43,85 g46,35 g
Acidi Grassi Saturi7,783 g9,157 g
Acidi Grassi Monoinsaturi23,797 g27,317 g
Acidi Grassi Polinsaturi7,845 g7,836 g
Colesterolo0,0 mg0,0 mg
Carboidrati TOT30,19 g32,69 g
Amido / Glicogeno- g- g
Zuccheri Solubili5,91 g5,01 g
Fibra Alimentare3,3 g3,0 g
Solubile- g- g
Insolubile- g- g
Energia553,0 kcal574,0 kcal
Sodio12,0 mg16,0 mg
Potassio660,0 mg565,0 mg
Ferro6,68 mg6,0 mg
Calcio37,0 mg45,0 mg
Fosforo593,0 mg490,0 mg
Magnesio292,0 mg260,0 mg
Zinco5,78 mg5,60 mg
Rame- mg- mg
Selenio- mcg- mcg
Tiamina o vitamina B10,423 mg0,20 mg
Riboflavina o vitamina B20,058 mg0,20 mg
Niacina o vitamina PP1,062 mg1,40 mg
Vitamina B5- mg- mg
Vitamina B60,417 mg0,256 mg
Folati25,0 mcg69,0 mcg
Colina- mg- mg
Vitamina B12- mcg- mcg
Vitamina C o Acido Ascorbico0,5 mg0,0 mg
Vitamina A equivalente (RAE)0,0 mcg0,0 mcg
beta carotene0,0 mcg0,0 mcg
luteina zeaxantina0,0 mcg0,0 mcg
Vitamina D- mcg- mcg
Vitamina K34,1 mcg34,7 mcg
Vitamina E o Alfa Tocoferolo0,90 mg0,92 mg

Dieta

Anacardi nella dieta

Gli anacardi sono alimenti piuttosto grassi ma anche ricchi di carboidrati e proteine; non hanno una spiccata digeribilità, anche se ciò dipende molto dalla porzione di consumo. In genere, se non da soli e in quantità molto ristrette, vengono eliminati dalla terapia alimentare di chi soffre di patologie digestive.

Gli anacardi andrebbero esclusi dal regime nutrizionale ipocalorico e normolipidico dimagrante contro l'obesità e il sovrappeso. Nelle giuste porzioni non darebbero alcun problema, ma non bisogna dimenticare che trattasi di cibi normalmente utilizzati come snack o aperitivo, il che ne favorisce generalmente l'abuso; è tuttavia da segnalare che una minor fetta di consumatori è in grado di farne un uso intelligente, a vantaggio, piuttosto che a discapito, del profilo nutrizionale della dieta.

Per il notevole apporto di grassi polinsaturi omega 6 (soprattutto acido linoleico), gli anacardi potrebbero avere un ruolo positivo nella terapia alimentare contro certa patologie del metabolismo (ad esempio l'ipercolesterolemia). Tuttavia, un eventuale eccesso di omega 6 potrebbe favorire l'esubero di acido arachidonico, precursore degli eicosanoidi proinfiammatori. Per questo, anche in virtù degli ipotetici effetti positivi su certi parametri sanguigni, è meglio non esagerare con la quantità di anacardi.

Gli anacardi hanno una concentrazione proteica notevole, ma con un valore biologico incompleto, per questo da soli non possono sostituire i cibi di origine animale.

L'abbondante quantità di fibra alimentare degli anacardi sembrerebbe farne un buon alimento preventivo e curativo per la stipsi o stitichezza. Tuttavia, la porzione media è sempre piuttosto contenuta, ragion per cui l'intake di fibre apportate dagli anacardi sarebbe comunque piuttosto moderato.

Gli anacardi si prestano alla dieta del celiaco e dell'intollerante al lattosio; essendo istamino-liberatori, andrebbero evitati nell'intolleranza all'istamina. Non hanno controindicazioni per l'iperuricemia ma sono da evitare in caso di fenilchetonuria. Vanno logicamente esclusi dalla dieta per l'allergia specifica (che in America ha un'incidenza del 6 %), anche se i sintomi possono variare dai più gravi come lo shock anafilattico, a quelli meno gravi come la lacrimazione degli occhi. Le reazioni avverse sono innescate da alcuni peptidi che, se degradati in cottura, dovrebbero perdere – ma non è chiaro in che misura – il proprio potenziale nocivo.

Per l'elevato contenuto di vitamina E (tocoferoli) e polifenoli, gli anacardi godono di un ottimo potere antiossidante. Inoltre, essendo ricchissimi di vitamine idrosolubili del gruppo B – che svolgono per lo più funzione coenzimatica – partecipano al supporto di vari processi intrinseci al metabolismo cellulare di tutti i tessuti corporei.

Gli anacardi tostati si prestano alla dieta vegetariana e vegana; quelli non trattate termicamente anche alla dieta crudista. Nessun tipo ha controindicazioni di tipo religioso.

In Italia, la porzione media consigliata di anacardi – frutta secca o semi oleosi – è di circa 30 g, a patto che non vada ad alterare la percentuale dei macronutrienti energetici o l'apporto di calorie totali. Negli USA la Food and Drug Administration (FDA) ne consiglia 1,5 once (42 g circa).

Nota: gli anacardi, oltre ad avere una frequenza di consumo limitata a 2-3 volte la settimana (rientrando nella categoria della frutta secca), dovrebbero essere contestualizzati in una dieta povera di grassi (dei quali sono ricchi) e le relative porzioni non dovrebbero superare i 15-20 g di parte edibile (90-120kcal).

Cucina

Come si mangiano gli anacardi?

Gli anacardi si possono mangiare da soli o all'interno di ricette elaborate. Tostati costituiscono uno snack piuttosto diffuso, anche all'interno dei mix di frutta secca.

Le ricette più diffuse in Italia a base di anacardi sono di tipo dolce, ad esempio: anacardi caramellati, cioccolato agli anacardi ecc. Vengono utilizzati anche per produrre il burro di anacardi – simile al burro di arachidi o burro di noccioline – e diverse preparazioni vegane, tra le quali la più nota è il formaggio di anacardi. Interi o tritati, vengono spesso aggiunti ai contorni di verdura cruda o agli arrosti di carne.

L'olio di anacardi viene utilizzato come qualsiasi olio vegetale e si presta anche alla cottura.

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Non tutti sanno che i semi (acheni) dell'Anacardium occidentale Linn. non sono l'unica porzione della pianta utilizzata a scopo alimentare. Il peduncolo dell'achenio stesso (pomme d'acajou) è commestibile e si presenta ipertrofico, carnoso, dalla forma di pera o mela, e dal colore giallo o rosso, in base al tipo; è frequentemente impiegato per la produzione di conserve e, se fermentato, produce un distillato caratteristico. Inoltre, dalle radici degli alberi di anacardo si ricava un essudato gommoso paragonabile alla gomma arabica.

Igiene

Sicurezza alimentare

In merito alla sicurezza alimentare degli anacardi, è essenziale precisare fin da subito che, consumando i semi privati del guscio, non è raro che alcuni frammenti permangano adesi alla frazione commestibile; questi residui, che contengono cardolo (liquido oleoso giallognolo che imbrunisce all'aria, molto tossico, con azione rubefacente e vescicatoria), sono da considerare nocivi per la salute umana.

Botanica

Cenni di botanica

Gli anacardi sono acheni prodotti da un albero appartenenti alla Famiglia Anacardiaceae o Terebintaceae, Genere Anacardium e specie occidentalie.

Originaria dell'America (Brasile), oggi le coltivazioni di questa pianta sono diffuse in quasi tutto il pianeta.

Esiste anche un'altra varietà di anacardi, di origine orientale, chiamata Senecarpus anacardium Linn. f.; questa specie, originaria dell'India, produce frutti analoghi alle varietà dell'Anacardium occidentale Linn. che hanno le stesse caratteristiche nutrizionali.

Anacardi: Proprietà Nutrizionali, Ruolo nella Dieta e Come si Mangiano (2024)

FAQs

Come si mangiano gli anacardi? ›

Da mangiare crudi come snack, solitamente tostati e salati. Sono ottimi anche per accompagnare e realizzare piatti dolci e salati (risotti, associati alla carne bianca, ai gamberetti, sulle verdure grigliate o gratinate).

Quanti anacardi al giorno si può mangiare? ›

Ma quanti mangiarne al giorno? Gli anacardi sono molto calorici: un etto contiene all'incirca 550 calorie. Pertanto, la quantità giornaliera consigliata per sfruttarne i benefici è di circa 10-15 pezzi che corrispondono a circa 15 gr. Rispetto a quelli salati e tostati è preferibile scegliere gli anacardi al naturale.

A cosa aiutano gli anacardi? ›

Possibili benefici e controindicazioni degli anacardi

Il consumo di anacardi potrebbe inoltre favorire la salute delle ossa grazie al magnesio contenuto in questi semi, che aiuta anche a controllare il tono nervoso e muscolare combattendo, così, pressione alta, spasmi muscolari, emicrania, tensioni e affaticamento.

Chi non deve mangiare gli anacardi? ›

In genere, se non da soli e in quantità molto ristrette, vengono eliminati dalla terapia alimentare di chi soffre di patologie digestive. Gli anacardi andrebbero esclusi dal regime nutrizionale ipocalorico e normolipidico dimagrante contro l'obesità e il sovrappeso.

Quali sono le controindicazioni degli anacardi? ›

Gli anacardi contengono ossalati che, se assunti in maniera eccessiva possono favorire la formazione di calcoli. Per questo motivo non è consigliabile consumarli quando si è affetti da problemi ai reni o alla cistifellea.

Come si sbucciano gli anacardi? ›

Per sbucciare la frutta secca in acqua bollente devi portare a bollore l'acqua (non salata e non zuccherata) e immergervi per alcuni minuti (2 vanno bene) poca frutta secca alla volta. Passati i 2 minuti togli la frutta secca dall'acqua bollente con una schiumarola e adagiala su un canovaccio pulito.

Chi ha il colesterolo alto può mangiare gli anacardi? ›

Protegge il cuore: essendo ricco di acidi grassi mono-insaturi, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo, aumentando quello buono prevenendo malattie cardiache ed ictus; Fa perdere peso: il 75% dei grassi degli anacardi sono insaturi o “grassi buoni”.

Qual'è la frutta secca che non fa ingrassare? ›

Mandorle, noci, noci brasiliane, pecan, pistacchi, anacardi: la frutta secca, secondo un nuovo studio non fa affatto ingrassare. E apporta molti benefici all'organismo.

Chi ha il diabete può mangiare gli anacardi? ›

Infine, è stata rilevata una correlazione tra consumo di anacardi e diabete. Proprio grazie al loro apporto di fibre e grassi, gli anacardi risultano benefici per chi soffre di glicemia alta, dal momento che sono in grado di ridurre la velocità di assorbimento degli zuccheri.

Che differenza ce tra arachidi e anacardi? ›

Infatti, nonostante spesso si raggruppino anacardi e arachidi nella stessa famiglia, gli anacardi sono frutta secca o meglio frutta secca a guscio, mentre le arachidi sono legumi proprio come ceci, fa*gioli o piselli.

Quanti sono 10 g di anacardi? ›

Il frutto (Anacardium occidentale), a forma di rene a guscio duro di 3-5 cm, contiene il seme, l'anacardio commestibile, bianco o avorio e del peso di circa 10 g.

Qual è la migliore frutta secca? ›

Il consiglio? «Scegliete noci, mandorle, pistacchi, nocciole da sgusciare: rispetto alla frutta venduta già senza guscio assicurano un maggiore contenuto di acidi grassi essenziali, tra cui Omega 3 e Omega 6 che favoriscono la sazietà». La frutta secca è anche un'ottima alleata per contrastare la classica pancetta.

Quanti anacardi a colazione? ›

Quando si parla di anacardi la porzione consigliata è di 30g che corrisponde a circa 15-20 frutti. In effetti, una porzione da 30g di anacardi fornisce all'organismo circa 6g di proteine vegetali!

Quanti anacardi al giorno per dimagrire? ›

Quanti mangiarne e quali scegliere

«Gli anacardi sono molto calorici: in un etto contengono più di 550 calorie. Per sfruttarne i benefici senza ingrassare il consiglio è di non esagerare con le quantità e limitarne il consumo a 30 grammi al giorno, prediligendo quelli al naturale.

Quanti omega 3 negli anacardi? ›

Acidi grassi Omega-3 negli anacardi

Grassi totali: Circa il 46% di grassi (1). Contenuto di ALA: 10-20 mg in una porzione da un etto (2). Contenuto di EPA/DHA: Nessuno.

Chi è il più grande produttore di anacardi? ›

In termini di quantità, il primo produttore è il Vietnam, seguito da Nigeria, India e Brasile che, insieme, rappresentano più del 90% di tutte le esportazioni. Solo l'India del Sud produce circa 4.000 tonnellate di anacardi all'anno.

Come ammollare gli anacardi velocemente? ›

Per velocizzare il processo, potete usare acqua bollente: in questo caso ci vorranno solo 10 minuti. Durante l'ammollo, gli anacardi si gonfieranno e molti dei loro grassi verranno rilasciati nell'acqua di ammollo. Per questo, una volta passato il tempo necessario, scolateli e sciacquateli bene sotto acqua corrente.

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