Anacardi: proprietà, valori nutrizionali, benefici, controindicazioni (2024)

Gli anacardi sono ricchi di preziosi nutrienti e offrono numerosi benefici alla nostra salute. Scopri le proprietà degli anacardi e le loro caratteristiche benefiche.

  • Calorie e valori nutrizionali
  • Benefici degli anacardi
  • Quanti anacardi mangiare
  • Come utilizzarli e conservarli
  • Anacardi crudi e tostati: differenze
  • Controindicazioni ed effetti collaterali

Gli anacardi sono semi oleosi ricchi di proprietà. Botanicamente l’albero di anacardio è una pianta tropicale sempreverde di medie dimensioni originaria della foresta amazzonica, appartenente alla famiglia Anacardiaceae e conosciuta con il nome scientifico Anacardium occidentale.

Anacardi: proprietà, valori nutrizionali, benefici, controindicazioni (1)

Gli anacardi vengono coltivati principalmente in Brasile, Vietnam, India, Nigeria e Costa d’Avorio. L’albero dell’anacardio fornisce solitamente due tipi di frutti intimamente uniti tra loro: un frutto fresco, la “mela d’anacardio” o “mela di caju” in portoghese; e un frutto secco, la “mandorla o nocciola d’anacardio”, detta “noce o mandorla di caju”, che costituisce l’anacardo come noi oggi lo conosciamo, quel piccolo seme oleoso la cui forma ricorda un fa*giolo, usato come ingrediente fondamentale delle ricette di tutto il mondo, in particolare nella cucina asiatica.

Anacardi: calorie e valori nutrizionali

Gli anacardi, così come tutta la frutta secca, ha un contenuto calorico piuttosto elevato. 100 grammi di anacardi, infatti, apportano circa 550 Kcal. Questo valore è dovuto anche all’alto quantitativo di grassi buoni contenuti in questi alimenti. In particolare, gli anacardi contengono grassi monoinsaturi come l’acido oleico e l’acido palmitoleico che aiutano a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) e ad aumentare il colesterolo buono (HDL) nel sangue; gli anacardi, quindi, sono da considerarsi dei veri e propri amici del cuore, utili nel prevenire le malattie coronariche e l’ictus, favorendo un sano profilo lipidico. Oltre al contenuto di grassi buoni, forniscono anche una buona quota di proteine vegetali e di carboidrati.

Non mancano poi sali minerali e oligoelementi come potassio, fosforo, magnesio, zinco, selenio e rame.

Gli anacardi contengono anche alcune vitamine, tra cui la vitamina B3, la vitamina B6 e la Vitamina E, un potentissimo antiossidante che protegge le cellule dall’azione dei radicali liberi. Inoltre, gli anacardi sono una buona fonte di zeaxantina, un importante pigmento antiossidante con la funzione di filtraggio dei raggi UV e la prevenzione della degenerazione maculare legata all’invecchiamento.

Valori nutrizionali per 100g di anacardi:
Acqua5,2 g
kcal553
Proteine18,22 g
Grassi43,85 g
di cui saturi7,78 g
Carboidrati30,19 g
di cui zuccheri5,91 g
Fibre3,3 g
Potassio660 mg
Fosforo593 mg
Niacina1,062 mg
Vitamina E0,9 mg
Indice glicemico22
Colesterolo0 g
(fonte USDA)

Anacardi: benefici per la salute

Tra la frutta secca a guscio, gli anacardi svolgono un ruolo importante nella nostra salute. La ricchezza e la sinergia di tutti i nutrienti appena visti, infatti, conferiscono agli anacardi proprietà utili alla nostra salute. In particolare l’assunzione giornaliera di anacardi aiuta ad abbassare il colesterolo e mantenere il cuore in salute, aiuta in caso di diabete, riduce il rischio di formazione di calcoli biliari e favorisce la salute delle ossa. Vediamo più nel dettaglio.

✓ Anacardi, colesterolo e salute cardiaca

Tra i benefici degli anacardi, troviamo in primo luogo quelli a carico del sistema cardiovascolare. Gli acidi monoinsaturi e i grassi polinsaturi contenuti nei frutti, sono noti per abbassare il colesterolo cattivo (LDL) e i trigliceridi, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e infarto. Inoltre, gli anacardi sono buone fonti di magnesio, il minerale coinvolto nel rilassamento muscolare, nella trasmissione e nell’attività neuromuscolare. Diversi studi hanno dimostrato come basterebbe consumare almeno 4 porzioni a settimana di frutta secca per ridurre il rischio di incorrere in malattie coronariche del 37%!

✓ Anacardi e controllo del peso

Grazie all’ottimo senso di sazietà che la frutta secca (anacardi inclusi) determina, dovrebbe essere quotidianamente presente nell’alimentazione di ogni individuo, soprattutto in chi deve ridurre il proprio peso corporeo. In caso di dieta ipocalorica, sarà comunque importante non eccedere con le dosi e consumare anacardi in sostituzione di uno snack. Mangiare troppi anacardi, infatti, potrebbe fare ingrassare o comunque non aiutare il processo di dimagrimento, sortendo l’effetto opposto a quello cercato.

✓ Utili contro il diabete

Le persone con diabete di tipo 2 potrebbero avere dei benefici ad inserire gli anacardi nella propria alimentazione. Ciò è dovuto al fatto che gli anacardi sono una buona fonte di fibre e di grassi buoni, nutrienti che aiutano a prevenire i picchi glicemici e riducono gli zuccheri nel sangue [1].

✓ Riduzione del rischio di calcoli biliari

Recenti studi hanno dimostrato che l’introduzione quotidiana di una porzione di frutta secca sarebbe in grado di ridurre lo sviluppo di calcoli biliari e di incorrere, di conseguenza, in interventi di colecistectomia

✓ Salute delle ossa

Gli anacardi sono un’ottima fonte di rame e una sua grave carenza è associata a minor densità minerale ossea e a un aumento del rischio di sviluppare l’osteoporosi.

Leggi anche: Arachidi: proprietà, benefici e come usarle

Quanti anacardi mangiare

Prima di vedere alcuni semplici consigli su come usarli, definiamo le quantità: quanti anacardi mangiare al giorno? Una porzione corrisponde a 28 g che equivale a 18 frutti circa. È possibile consumarli anche 3 o 4 volte a settimana, alternandoli ad altra frutta secca per variare il più possibile la dieta. Questi potete aggiungerli alla vostra alimentazione quotidiana grazie a pochi e semplici trucchi.

Anacardi: come utilizzarli e conservarli

Gli anacardi si possono mangiare come semplice snack oppure inserirti in un contesto più variegato. Vediamo di seguito alcuni esempi su come mangiare gli anacardi:

  • Preparate un mix di frutta secca ed essiccata, un sacchettino monoporzione può essere consumato come snack nei vostri momenti di pausa;
  • Frullate gli anacardi in un robot da cucina o in un frullatore. Otterrete un burro di anacardi che potrete gustare la mattina su 2 fette di pane integrale ancora calde di tostapane;
  • Aggiungete un cucchiaino di anacardi alla vostra prossima insalatona;
  • La granella di anacardi può essere aggiunta al vostro yogurt o, perché no, può rappresentare la base di una sana e croccante impanatura.

Per quanto riguarda la conservazione, va ricordato che gli anacardi hanno un alto contenuto di grassi e quindi sono soggetti all’irrancidimento. Una volta acquistati è fondamentale conservarli in un luogo fresco, al buio e all’asciutto. Se preferite conservarli in frigorifero, meglio chiuderli in un contenitore ermetico, dovrebbero tranquillamente durare almeno 1 anno, altrimenti conservarli in freezer.

Leggi anche: Come usare gli anacardi in cucina: idee e consigli

Anacardi crudi e tostati: differenze nutrizionali

Quando effettuata a temperature inferiori ai 130 °C e per tempi brevi (meno di 15 minuti), la tostatura non modifica le caratteristiche degli anacardi in modo sostanziale, se non riducendone il contenuto di acqua e concentrandone leggermente i nutrienti. 100 g di anacardi tostati contengono, infatti, 1,7 g di acqua, mentre gli anacardi crudi, nelle stesse quantità, ne contengono poco più di 5.

Al contrario, temperature e tempi eccessivi possono intaccare le proprietà benefiche di questo alimento, ossidando i grassi buoni, degradando alcune vitamine e sostanze antiossidanti, e sviluppando sostanze tossiche come l’acrilammide. Tra i componenti contenuti negli anacardi e che più potrebbero risentire della tostatura a temperature eccessive (140 – 150 °C o più) rientrano la vitamina E, la vitamina B1 e i carotenoidi.

Anacardi: potenziali effetti negativi e controindicazioni

Una delle principali controindicazioni degli anacardi è data dall’allergia. L’allergia agli anacardi è una condizione di ipersensibilità abbastanza comune in diversi individui, specie nei bambini. I sintomi di reazione possono variare dal semplice prurito (orticaria) a gravi forme di manifestazione anafilattica, tra cui difficoltà respiratoria, dolori addominali, vomito e diarrea.

Le manifestazioni allergiche sono causate dall’acido anacardico, un composto chimico presente in questi frutti. O da cross-reazioni innescate dall’ingestione di altri frutti appartenenti sempre alla famiglia delle Anacardiaceae come il mango e il pistacchio. Gli individui con accertata allergia agli anacardi devono evitare il consumo di questo frutto e prestare attenzione nel consumo di quei frutti che possono scatenare una reazione crociata.

Prestare attenzione al consumo eccessivo anche in caso di gastrite poiché gli anacardi (e più in generale la frutta secca) potrebbero peggiorare i sintomi a causa dell’elevato contenuto di grassi. Infine, ricordiamo che gli anacardi hanno un contenuto piuttosto elevato di nichel, pertanto è bene prestare attenzione al suo consumo in caso di allergia a questo metallo.

Curiosità
Il nome anacardo deriva dal greco “kardia”, cioè “cuore” e si riferisce alla forma del frutto che assomiglia ad un cuore rovesciato.

E voi conoscevate tutte queste proprietà degli anacardi? Come li utilizzare in cucina? Raccontatecelo nei commenti!

Leggi anche: Le noci fanno bene al cuore e all’umore: ecco proprietà e benefici

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Colesterolo alto Frutta secca Semi oleosi

Anacardi: proprietà, valori nutrizionali, benefici, controindicazioni (2024)

FAQs

Quali sono le controindicazioni degli anacardi? ›

Gli anacardi contengono ossalati che, se assunti in maniera eccessiva possono favorire la formazione di calcoli. Per questo motivo non è consigliabile consumarli quando si è affetti da problemi ai reni o alla cistifellea.

Chi non deve mangiare gli anacardi? ›

Possibili benefici e controindicazioni degli anacardi

Gli anacardi contengono però anche ossalati, che in concentrazioni elevate possono promuovere la formazione di calcoli. Per questo il loro consumo potrebbe essere sconsigliato in caso di problemi a reni o cistifellea.

Per cosa fa bene anacardi? ›

Protegge il cuore: essendo ricco di acidi grassi mono-insaturi, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo, aumentando quello buono prevenendo malattie cardiache ed ictus; Fa perdere peso: il 75% dei grassi degli anacardi sono insaturi o “grassi buoni”.

Quanti anacardi si può mangiare al giorno? ›

Ma quanti mangiarne al giorno? Gli anacardi sono molto calorici: un etto contiene all'incirca 550 calorie. Pertanto, la quantità giornaliera consigliata per sfruttarne i benefici è di circa 10-15 pezzi che corrispondono a circa 15 gr. Rispetto a quelli salati e tostati è preferibile scegliere gli anacardi al naturale.

Che differenza ce tra arachidi e anacardi? ›

Infatti, nonostante spesso si raggruppino anacardi e arachidi nella stessa famiglia, gli anacardi sono frutta secca o meglio frutta secca a guscio, mentre le arachidi sono legumi proprio come ceci, fa*gioli o piselli.

Chi ha il diabete può mangiare gli anacardi? ›

Infine, è stata rilevata una correlazione tra consumo di anacardi e diabete. Proprio grazie al loro apporto di fibre e grassi, gli anacardi risultano benefici per chi soffre di glicemia alta, dal momento che sono in grado di ridurre la velocità di assorbimento degli zuccheri.

Qual è la migliore frutta secca? ›

Il consiglio? «Scegliete noci, mandorle, pistacchi, nocciole da sgusciare: rispetto alla frutta venduta già senza guscio assicurano un maggiore contenuto di acidi grassi essenziali, tra cui Omega 3 e Omega 6 che favoriscono la sazietà». La frutta secca è anche un'ottima alleata per contrastare la classica pancetta.

Quanto ferro contengono gli anacardi? ›

Tra la frutta secca a essere più ricchi di ferro sono i pistacchi con 7,3 mg e gli anacardi con 6 mg sempre per 100 g.

Quanti omega 3 negli anacardi? ›

Acidi grassi Omega-3 negli anacardi

Grassi totali: Circa il 46% di grassi (1). Contenuto di ALA: 10-20 mg in una porzione da un etto (2). Contenuto di EPA/DHA: Nessuno.

Chi ha il colesterolo alto può mangiare gli anacardi? ›

Migliora anche il colesterolo buono

Un'altra positiva scoperta risiede nel fatto che gli anacardi sembrano aiutare ad aumentare il colesterolo buono. Per arrivare a simili conclusioni, i ricercatori hanno condotto uno studio su 300 persone affette da diabete di tipo 2, i quali soffrivano tutti di ipertensione.

Perché gli anacardi costano così tanto? ›

Gli anacardi, conosciuti anche come "oro grigio", sono uno dei frutti a guscio più costosi sul mercato. Questo prezzo elevato non è dovuto a un capriccio dei produttori, ma è il risultato di un processo di produzione complesso e laborioso, che richiede competenze specifiche e un'esperienza significativa nel settore.

Come si mangiano anacardi? ›

Da mangiare crudi come snack, solitamente tostati e salati. Sono ottimi anche per accompagnare e realizzare piatti dolci e salati (risotti, associati alla carne bianca, ai gamberetti, sulle verdure grigliate o gratinate).

Quanti sono 30 g di anacardi? ›

Quando si parla di anacardi la porzione consigliata è di 30g che corrisponde a circa 15-20 frutti.

Quanto magnesio contengono gli anacardi? ›

VALORI NUTRIZIONALI
PROPRIETÀ NUTRITIVAin 100g di prodottoAGR*
Potassio565mg28%
Fosforo490mg70%
Magnesio260mg69%
Ferro6,0mg43%
18 more rows

Qual'è la frutta secca che non fa ingrassare? ›

Mandorle, noci, noci brasiliane, pecan, pistacchi, anacardi: la frutta secca, secondo un nuovo studio non fa affatto ingrassare. E apporta molti benefici all'organismo.

Quali sono le controindicazioni delle noci? ›

Chi ha una predisposizione all'insorgenza di herpes dovrebbe prestare attenzione all'assunzione di noci, in quanto la presenza di arginina potrebbe favorirne la comparsa. Inoltre per la presenza di ossalati, le noci sono tra gli alimenti da evitare da coloro che soffrono di calcolosi renale.

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Author: Mrs. Angelic Larkin

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